Ragazzi ammiriamo questa splendida BMW R68 un gioiello storico che secondo me è una delle migliori BMW di sempre.
Una linea senza tempo, e un fascino unico, pensate che è del 1954 e una moto simile in quegli anni era sicuramente un qualcosa di super. Al tempo era pubblicizzata come la moto delle “100 miglia orarie”, cosa che poche moto al mondo potevano vantare negli anni ’50 ed è stata prodotta in pochissimi unità quindi è un oggetto prezioso oltre che bello.
Motore 594 cm3, potenza 35 CV, telaio a doppia culla, pneumatici anteriore e posteriore da 3.50-19”, freni a tamburo da 200 mm e velocità massima di 160 km/h…
La R68 affiancò la R51/3 un anno dopo la sua presentazione, e includeva novità meccaniche e tecniche innovative, lo spirito sportivo associato alle due corte levette di comando era enfatizzato dal bel parafango anteriore, che sostituì il precedente più ingombrante, altro elemento distintivo il piccolo sellino montato al posto del portapacchi, che consentiva al pilota di allungarsi per assumere una posizione più aerodinamica. In poche parole un sogno per molte generazioni e ancora oggi un oggetto del desiderio di molti appassionati.
English version: Boys admire this beautiful BMW R68 a historic gem that I think is one of the best BMW ever. A timeless line, and a unique charm, you think it’s 1954 and a similar motion in those years was definitely something super. At the time it was advertised as the motion of the “100 mph”, something that few bikes in the world could boast in the 50s and was produced in very few units so it is a precious object as well as beautiful. 594 cm3 engine, power 35 hp, double cradle frame, front and rear tires from 3.50-19 “, drum brakes 200 mm and maximum speed of 160 km / h. The R68 alongside the R51 / 3 a year after his presentation, and included new mechanical and innovative techniques, the sporting spirit associated with the two short levers control was emphasized by the beautiful front fender, which replaced the previous bulkier, more distinctive the small saddle mounted in place of the rack, allowing the rider to stretch to assume a more aerodynamic position. In short, a dream for many generations and still an object of desire of many fans.